Economia e finanza: l’andamento nell’anno 2015

Quando si parla di economia e finanza, nel Belpaese, generalmente gli argomenti di discussione non sono particolarmente felici ed ottimistici, e nemmeno lusinghieri. L’Italia, infatti, ancora oggi, soffre ancora in maniera piuttosto grave della crisi economica che, da praticamente diversi anni, la sta frastagliando e ne sta frustando ogni ambizione, desiderio e volontà di ripresa. Sono stati in molti coloro che, nel corso degli ultimi anni, hanno sofferto di diverse problematiche strettamente correlate all’economia ed alla finanza, accumulando numerosi debiti e perdendo la propria postazione di lavoro. I più sfortunati, addirittura, e nel corso degli ultimi due lustri sono stati veramente in tanti nel Belpaese, si sono visti costretti a chiudere la propria ditta, la propria azienda o la propria impresa, con risultati che, chiaramente, sono stati catastrofici e disastrosi per l’economia in generale.

Non soltanto, infatti, tutto ciò ha comportato dei seri e gravi danni al marcato, andando in maniera praticamente inesorabile a comprometterlo, ma ha anche causato la perdita del lavoro per moltissimi dipendenti ed operai, lasciando a casa numerose persone e addirittura andando a diminuire il potere d’acquisto. Questo perché, ovviamente, se sempre meno persone hanno l’opportunità (per non dire la fortuna) di lavorare, significa anche che quelle persone hanno sempre meno denaro e finanze da reinvestire sul mercato, indebolendolo in maniera graduale, tanto da portare al fallimento di altre ditte ed imprese. Una sorta di reazione a catena insomma, un circolo vizioso inarrestabile dal quale uscire diviene un’impresa sempre più ardua e disperata, e non soltanto per il comune cittadino e dipendente, ma anche per l’imprenditore di turno, costretto, come dicevamo poc’anzi, nella peggiore delle ipotesi, a chiudere bottega.

Va tutto così male, quindi? Se volessimo dare una risposta sensata, dovremmo comunque sottolineare che certamente la situazione non è tra le più floride: il boom economico che l’Italia ha vissuto a cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’60, il suo periodo migliore per quel che concerne l’economia e la finanza è ormai poco più che un miraggio, un sogno. Tuttavia, e, per scaramanzia, è forse il caso di dirlo sottovoce, la tendenza dell’ultimo anno, rispetto al 2014, non è stata così terribile: anzi, è stata perfino incoraggiante.

Inoltre, purtroppo nel Belpaese sono stati ancora molti, nel 2015, gli esercizi che, proprio per problematiche di natura economica e finanziaria, sono stati costretti a chiudere i battenti. E, tuttavia, il dato non è così disastroso come quello che gli italiani hanno vissuto nell’anno precedente.

Si parla, infatti, di circa 53000 esercizi commerciali che, nel corso dei primi nove mesi del 2015, purtroppo sono andati incontro al fallimento. Un dato certamente poco felice, ma che ci fa abbozzare ad un minuscolo sorriso se pensiamo che, invece, nel corrispettivo periodo del 2014, esso era addirittura più alto, e di una percentuale addirittura vicina al 9%. Questo significa che, durante i primi mesi dell’anno scorso, erano stati addirittura quasi 60000 gli esercizi commerciali che, navigando in cattive acque economiche, erano state costrette a chiudere i battenti. E chissà che, nel 2016, le cose non vadano ancora migliorando, fino a far uscire fuori l’Italia da questo brutto momento di crisi.