La Svizzera è nota in tutto il mondo per i suoi orologi e ad oggi i suoi orologi di lusso hanno assunto un ruolo simbolico talmente rilevante che la replica di orologi svizzeri è oramai un fenomeno assai diffuso. Ma non è sempre stato così: nel XIV secolo. quando nascevano i primi strumenti per misurare il tempo, la Svizzera era ancora molto indietro.
L’orologeria, infatti, iniziò a diffondersi anche in Svizzera solo nella seconda metà del XVI secolo, quando i profughi ugonotti portarono a Ginevra la fabbricazione di orologi da indossare.
Fino ad allora, l’oreficeria era stato uno dei settori dell’economia locale di maggiore tradizione della città di Ginevra. Ma Calvino, che respingeva ogni esibizione di ricchezza, vietò l’uso di gioielli. Gli orefici si videro pertanto costretti a cercare altri impieghi possibili per il loro artigianato artistico ed impararono così a realizzare orologi.
All’inizio la produzione di orologi fu concentrata soprattutto a Ginevra. Ben presto, però, l’orologeria si diffuse anche in altre regioni.
Nel XIX secolo, l’industria orologiera svizzera riscosse sempre più successo. A metà del secolo aveva superato quella inglese e contava tra i più importanti produttori di orologi al mondo. I primi veri concorrenti degli svizzeri fecero la loro comparsa nella seconda metà del XIX secolo, quando i costruttori di orologi americani iniziarono a produrre componenti di massa. Questi elementi erano talmente precisi da essere utilizzabili per i modelli più svariati. Le conseguenze per l’industria orologiera svizzera furono spaventose: nel giro di 10 anni, le esportazioni di orologi svizzeri verso gli Stati Uniti subirono una contrazione del 75%. Si trattò di un duro colpo per i produttori di orologi svizzeri, che reagirono alle mutate condizioni di mercato con una fabbricazione industriale di meccanica di precisione.
All’inizio del XX secolo, nel tentativo di ristabilire la loro concorrenzialità, gli orologi svizzeri furono dotati di funzioni supplementari, quali il calendario o il cronometro. Negli anni Venti, Rolex costruì il primo orologio impermeabile mentre nel 1926 fu realizzato, a Grenchen, nel Cantone di Soletta, il primo orologio da polso automatico. Le innovazioni di rilievo nell’ambito della meccanica e della fabbricazione consentirono alla Svizzera di rilanciare la produzione nazionale di orologi. Tuttavia nel XX secolo, l’industria orologiera Svizzera subì una nuova battuta d’arresto. Sebbene il primo orologio al quarzo sia stato sviluppato nel 1967 al Centre Electronique Horloger (CEH – Centro orologi elettronici) di Neuchâtel, le aziende svizzere si lasciarono sfuggire l’occasione di trasformare quell’innovazione in denaro contante. Quella nuova evoluzione fu infatti rilevata da altri, soprattutto dai giapponesi e dagli statunitensi, che adoperarono le loro forze in questa direzione, mentre gli svizzeri si concentrarono nell’ulteriore sviluppo e nel miglioramento degli orologi meccanici. Purtroppo lo sviluppo degli orologi al quarzo fece crollare drasticamente la richiesta di orologi tradizionali.
L’industria orologiera svizzera riuscì a fare ritorno ai vertici del mercato mondiale grazie allo Swatch, l’orologio al quarzo analogico che abbina elevata qualità a prezzo contenuto. Lo Swatch, presentato per la prim volta al pubblico nel 1983, propone il concetto di orologio come accessorio moda. A 30 anni dalla crisi si è riusciti a rilanciare la produzione nazionale di orologi e l’industria orologiera è tornata a essere uno dei settori più fiorenti dell’economia svizzera.
Ad oggi, l’orologeria svizzera è sinonimo di lusso e prestigio, yanto che c’è chi replica orologi svizzeri in risposta alle richieste di molti che non potendosi permettere di acquistare l’originale, ricercano una sua copia.