La Champions League è il torneo calcistico più importante d’Europa per quel che riguarda le squadre di club, e non desta stupore il fatto che sia una competizione molto seguita anche in altri continenti.
In Italia, proprio come in altri paesi, tantissime persone acquistano degli abbonamenti televisivi specifici per non perdere neppure una partita di questa competizione così intrigante, e può essere senz’altro un’ottima idea quella di visitare siti web specializzati quali Taglia La Bolletta per individuare le offerte televisive riguardanti il calcio più in linea con le proprie preferenze.
Il regolamento della Champions League
Proprio in questo periodo dell’anno la Champions League entra nel vivo, in quanto si stanno per conoscere le qualificate alla fase ad eliminazione diretta, ma qual è il regolamento della Champions League?
Anche i più accesi appassionati di calcio non conoscono in modo impeccabile l’organizzazione di questo torneo, dunque è sicuramente molto interessante fare il punto a tal riguardo.
I criteri di qualificazione al torneo
Come detto in precedenza la Champions League accoglie le squadre di club migliori d’Europa sulla base dei piazzamenti ottenuti nella stagione precedente; si sta parlando ovviamente dei rispettivi campionati nazionali.
Le squadre che partecipano alla fase finale sono 32 e sono suddivise in gironi da 4 squadre; solo 26 di queste squadre, tuttavia, vi accedono direttamente.
Nello specifico, queste 26 squadre corrispondono a tale profilo: Spagna, Germania, Inghilterra e Italia vedono partecipare 4 squadre, dunque le squadre che hanno occupato i primi 4 posti in classifica nella stagione precedente.
La Francia qualifica direttamente 3 delle sue squadre, la Russia 2, il Portogallo, l’Ucraina, il Belgio, la Turchia e la Repubblica Ceca solo una.
I sorteggi che suddividono le squadre nei vari gironi seguono criteri specifici: le varie squadre sono infatti suddivise in fasce, sulla base del ranking UEFA relativo alla stagione precedente.
I gironi e i relativi criteri di qualificazione
Le fasi a gironi, essendo composte da 4 squadre, prevedono che ogni “team” disputi 6 partite, 3 in casa e 3 in trasferta, dunque ogni avversario viene affrontato in 2 occasioni.
In ogni girone si qualificano al turno successivo la prima e la seconda, sulla base dei punti raccolti durante il girone.
In caso di parità di punti l’UEFA stabilisce specifici criteri sulla base di cui si determina quale squadra deve precedere l’altra.
Nello specifico, si considerano in tale ordine la differenza reti, la miglior differenza reti negli scontri diretti, il numero di gol segnati negli scontri diretti e ancora maggior numero di reti segnate fuori casa, sempre per quel che riguarda gli scontri diretti, differenza reti generale nel girone, maggior numero di gol generale nel girone, coefficiente UEFA.
Piazzarsi al primo o al secondo posto del girone consente allo stesso modo di passare il turno, ma la squadra classificatasi per prima viene avvantaggiata in quanto andrà ad incontrare, nel turno successivo, una squadra piazzatasi al secondo posto nel relativo girone, dunque teoricamente più “debole”.
Turni successivi e finale
Dagli ottavi di finale fino alle semifinali le squadre si affrontano in modalità eliminazione diretta sulla base di un doppio confronto, dunque un match in casa e uno in trasferta.
Nel caso in cui la somma delle reti in questi due match dovesse risultare pari, è valido il criterio che avvantaggia la squadra che ha segnato più reti fuori casa.
Nel caso in cui il conteggio sia pari anche da questo punto di vista, si procede con i tempi supplementari e, se necessario, con i calci di rigore.
La finale della Champions League, invece, si disputa in partita unica su un campo già designato all’inizio della competizione: la finale della Champions League 2018/2019, ad esempio, si giocherà a Madrid presso lo stadio dell’Atletico Madrid.